martedì 29 gennaio 2013

Crostata di briciole


Voglia di dolce.....
Solo un uovo in casa.....
Mezzo vasetto di marmellata.....
Prove di abbinamenti vari....Risultato:

CROSTATA DI BRICIOLE
250 GR DI FARINA
125 GR DI ZUCCHERO
125 GR DI BURRO
1 UOVO
25 GR DI FARINA DI MANDORLE (ma, ad esempio, potrebbero andar bene anche la stessa quantità di amaretti tritati finemente)
1 PIZZICO DI SALE
1 CUCCHIAINO RASO DI LIEVITO PER DOLCI
MARMELLATA (io di pesche)
ZUCCHERO A VELO

Lavorando con le mani impastate tutti gli ingredienti, rendendoli omogenei. Lasciate riposare in frigorifero per un' oretta.
Con 2/3 dell'impasto foderate uno stampo di 24 cm, formando un po' di bordo. Bucherellate il fondo con i rebbi di una forchetta e spalmare la marmellata. Io ne avevo un po' pochina, ma potete abbondare.
Sbriciolare il rimanente impasto sulla superficie, sfregandolo fra le mani.
Infornare a 180°C per circa 30 minuti.
Se vi piace cospargete di zucchero a velo.
Voglia di dolce, risolta!






lunedì 28 gennaio 2013

Pain (ettone) perdu.


Doverosa premessa per gli  amici Francesi che mi hanno sgridata su facebook: so benissimo che il vero pain perdu non si fa con il panettone....non volevo essere blasfema, detto ciò vi illustro il motivo che mi ha portata a tentare questo esperimento.

Benché fosse il 25 Gennaio, avvicinandosi alla mia credenza, da un po' di giorni, si sentiva la musichetta del film "lo squalo", quella inquietantissima di quando si vede affiorare dall'oceano la pinna del pesciolone.... Aprendo poi, si sentiva un urlo micidiale....Il panettone secco!!!! Gridava pietà in tutti i modi, non volendo essere buttato nel bidone ma avendo raggiunto la consistenza dello stucco....
Un essere umano qualsiasi, possedendo già il panettone 800 calorie al grammo, lo avrebbe al massimo inzuppato nel latte, ma una strega no! L'ho voluto riciclare alla grande, rendendolo ancora più godurioso perché se un panettone deve morire, lo vuole fare con dignità!

PAIN (ETTONE) PERDU
DUE O PIU' FETTE DI PANETTONE STANTIO
NUTELLA
FARINA
UOVO
LATTE
BURRO
ZUCCHERO SEMOLATO

Ricavate delle fette il più simili possibili dal vostro panettone, essendo secco dovrebbe essere più facile. Accoppiatele a due a due, spalmandone una di nutella. Formate il "panino", con l'altra fetta. Infarinatelo bene, cercando di sporcare bene anche i bordi.
Pressate leggermente con le mani, poi passate nell'uovo sbattuto a cui avrete aggiunto una spruzzata di latte.
Scaldate una padella e fateci fondere il burro, senza però farlo imbrunire. Appena fa le bolle mettete il pain perdu e rosolate bene da entrambi i lati. Se ne fate tanti aggiungete un po' di burro, man mano che procedete.
Spolverizzate con lo zucchero semolato e gustate tiepido. A me piace più così il panettone di quando è nella sua forma originale....





venerdì 25 gennaio 2013

Queen apple pie


Sono sicura che ognuno di noi ha avuto una nonna/mamma/zia/amica della mamma che faceva una torta così.  Una di quelle buonissime, morbidissime, dove ancora non si faceva caso alle calorie e, proprio per questo, il risultato era strepitoso.
Mia mamma era cuoca e pure brava, ogni settimana a casa mia c'era una torta diversa, questa era la mia preferita! Con un morso di questa torno bambina, rivedo le scene di quando sbirciavo nel forno e poi insistevo per mangiarla calda.
Per me questa è la regina delle torte di mele, la regina dei miei ricordi.
Per decenza ho usato la margarina, capirete il perchè leggendo gli ingredienti.... Buon déjà vu a tutti.

QUEEN APPLE PIE
PER LA BASE
200 GR DI FARINA
1 CUCCHIAINO DI LIEVITO PER DOLCI
100 GR DI ZUCCHERO
125 GR DI MARGARINA (io "vallé naturalmente")
1 UOVO
PER LA FARCITURA
3/4 MELE, MEGLIO SE RENETTE
1 UOVO
125 GR DI MARGARINA
250 ML DI PANNA LIQUIDA
100 GR DI FARINA
100 GR DI ZUCCHERO
SCORZA DI LIMONE SE VI PIACE
UN CUCCHIAIO DI ZUCCHERO SEMOLATO PER SPOLVERARE LA SUPERFICIE

Preparate la base mescolando velocemente tutti gli ingredienti, l'impasto sarà morbidissimo. Con le mani bagnate aiutatevi a stenderlo sul fondo di una tortiera, cercando di ricavare, modellandolo, anche un bordo.
Lasciate in frigorifero a riposare almeno un' oretta.
A questo punto estraete la tortiera e accendete il forno statico a 180°C.
Pelate le mele, pulitele e tagliatele in quarti, che disporrete rivolti verso il basso sulla base del dolce.
Lavorate la margarina con l'uovo, lo zucchero e la scorza di limone, poi unite la farina e infine la panna ( io ho fatto tutto con la frusta elettrica); dovreste ottenere una bella crema spumosa.
Versatela sulle mele cercando di coprire bene tutto.
Spolverate con il cucchiaio di zucchero semolato.
Infornate per 25 minuti nel ripiano intermedio, poi per altri 25 in quello inferiore.
Lasciate raffreddare prima di estrarre il dolce... se non lo mangiate subito (cosa che dubito) conservatelo in frigorifero.
Troppo buona....troppi ricordi....



mercoledì 23 gennaio 2013

Riso saltato alla cantonese, come al ristorante.


Se, come me, avete una vera e propria passione per i puzzolentissimi ma buonissimi ristoranti cinesi e amate cucinare, vi sarete di certo cimentati almeno una volta nella realizzazione di questo riso.
Forse avrete scelto questo, come ho fatto io, credendo che fosse una delle cose più semplici e,  sempre forse, siete rimasti altrettanto delusi nell'assaggiarlo, capendo che il sapore non c'entrava nulla con quello mangiato nel ristorante.
Probabilmente avrete stilato mille ipotesi fra le più assurde, fra cui il fatto che sicuramente i loro ingredienti sono "più cinesi" o che le loro wok sono più appestate di cinesità fritte tali da rilasciare un retrogusto patriottico, invece no.
Nessuno immagina che le ricette nel web sono fuorvianti, che la soia non c'entra niente con il nostro amato riso... Avete capito bene!
Dunque, armatevi di OLIO DI SESAMO (si trova in tutti i negozi di prodotti etnici ben provvisti) e preparatevi a servire ai vostri ospiti un riso degno del miglior ristorante cinese!

RISO SALTATO ALLA CANTONESE, COME AL RISTORANTE.
RISO BASMATI
UN UOVO PER PORZIONE
PISELLI MEGLIO SE SURGELATI (se invece usate quelli in latta, lasciateli a scolare per un oretta, dopo averli sciacquati bene)
CUBETTI DI PROSCIUTTO COTTO
CIPOLLOTTO
OLIO DI SESAMO

Prima di tutto lavate il riso, anche se la confezione dice di no, lavatelo ugualmente fino a quando l'acqua diventerà limpida. Poi cuocetelo per assorbimento, cioè fate una parte di riso e due di acqua, facendo bollire fino a quando sarà completamente assorbita.
Lasciatelo raffreddare e dimenticatevelo per un paio d'ore. Questo processo è indispensabile per la perfetta riuscita.
In una padella che poi possa contenere tutto, meglio se wok, versate un paio di cucchiai di olio di sesamo e rosolate per bene il  prosciutto e i piselli, toglieteli e metteteli da parte. In un altro padellino, sempre unto con olio di sesamo, mettete il cipollotto tritato e, quando sarà ben rosolato, mettete le uova già sbattute in una scodella, come se fosse una frittatina, giratela e poi tagliatela a listarelle.
Riprendete il wok, aggiungete ancora un po' di olio e accendete il fuoco bello vivo, senza calare il riso prima che l'olio sia ben caldo, deve proprio sfrigolare.
Saltatene poche quantità alla volta, affinché il risultato sia uniforme. In fine aggiungete tutto il resto saltando velocemente ed il gioco è fatto, mi raccomando, niente soia!!!!!








martedì 22 gennaio 2013

Gramigna con la salsiccia. Anzi no, sedanini.


E' inutile, io e la dieta non siamo amiche, nemmeno un po'.
 Abbiamo litigato subito, appena ci siamo conosciute...lei ha cominciato a dire che non mantenevo le promesse e bla bla....poi ci siamo separate definitivamente quando l'ho tradita con la gramigna con la salsiccia, ha detto che per lei era veramente troppo... e ci credo!!!!
Una sola cosa, non chiedete la gramigna a Milano.... mi hanno presa per pazza... in Emilia si trova ovunque, ma qui mi hanno risposto TI TA SE' MATA!
Va bene qualsiasi pasta sottile bucata, anche i bucatini spezzettati.

GRAMIGNA CON LA SALSICCIA. ANZI NO, SEDANINI.
( X DUE PERSONE)
200 GR DI PASTA
MEZZA CIPOLLA
SALSICCIA DOLCE A PIACIMENTO (IO TANTA!)
MEZZO BICCHIERE DI VINO ROSSO
5 CUCCHIAI DI PANNA O LATTE INTERO
SALE PEPE
OLIO
MEZZO BICCHIERE PASSATA DI POMODORO

Mettete l'acqua per la pasta sul fuoco, intanto preparate l'intingolo.
In un pentolino mettete la cipolla tritata finemente a rosolare con l'olio. Aggiungete la salsiccia sbriciolata con i rebbi di una forchetta e, quando sarà diventata chiara, aggiungete il vino alzando il fuoco per far evaporare l'alcool.
Appena sarà evaporato aggiungete la passata e fate restringere bene abbassando il fuoco al minimo. Mentre calate la pasta e sta cuocendo, aggiungete al sugo la panna (o il latte).
Scolate e mescolate bene sulla fiamma viva.
Io aggiungo un sacco di parmigiano....Questa pasta è una cosa divina, la dieta ed io non faremo mai pace, mai!!!




domenica 20 gennaio 2013

Panini alle noci


Settimana mondiale della panificazione a casa mia. Mi girava così. Volevo provare, sperimentare, vedere la differenza tra il lievito madre e quello normale.
Siamo streghe e abbiamo fretta, quindi vi rivelerò questo fantastico incantesimo..il lievito madre lo vendono in bustine ai negozi biologici, tipo "natura sì". O ancora, se vi piacciono proprio le formule, potete sperimentare il cremor tartaro mixato con il bicarbonato.
Se usate il lievito normale, lasciate in frigor tutta la notte. Se usate il lievito madre, non ci crederete, ma il procedimento é lo stesso. Mi sono abituata da un po' a questo metodo di panificazione, impastare il giorno prima per il giorno dopo, dimenticandosi nel frigorifero l'impasto, devo dire che si ottengono risultati incredibili, fidatevi della strega.

PANINI ALLE NOCI
500 GR DI FARINA
25 GR DI BURRO
250 GR DI LATTE INTERO
1 UOVO
50 GR DI ZUCCHERO
25 GR DI LIEVITO DI BIRRA O UNA BUSTINA DI QUELLO SECCO PER PANE
1 PIZZICO DI SALE
NOCI SGUSCIATE A PIACERE

Mescolare il latte intiepidito con la farina e il lievito, poi unire lo zucchero e mescolare bene il tutto con le mani. Unire il burro fuso e l'uovo già sbattuto, il pizzico di sale.
Ora unite le noci, leggermente tritate, quante ne volete (io ne ho messe due etti, mi piacciono troppo).
Formate un panetto e lasciate lievitare, coprendo con la pellicola, in frigor per tutta la notte.
Al mattino formate delle palline, poco più piccole di un pugno e lasciate ancora lievitare per un paio d'ore. Spennellate con un velo di latte. Poi cuocete in forno caldo a 200°C per 15 minuti circa, o finché la superficie sarà bella dorata.
Questo tipo di pane, molto morbido e con l'impiego di zucchero e latte si presta per essere farcito sia con creme e marmellate, che con abbinamenti più audaci.
Provate con prosciutto crudo e un acciughina, rimarrete estasiati.
E adesso via! Tutti a fare il pane!






sabato 19 gennaio 2013

Macarons al sentor di arancio e Primavera


In effetti ero stata avvertita. Mi avevano detto, se ti vengono bene una volta, non smetti più di farli, ed è così.
Quando avanzo gli albumi, è diventata una consuetudine lasciarli invecchiare per bene, per farne dei macarons. Vi ripeterò che ci vuole pazienza, anche un po' di umiltà, poiché non verranno mai come quelli de Ladureè... ma sono belli comunque, con la loro coroncina perfetta e la crema che vi sporge...
Se volete ripassare bene il procedimento qui troverete la ricetta passo per passo, che in questo post ho un po' abbreviato per comodità. Ho anche diminuito un po' le dosi, perché avevo poco albume e perché più ce ne sono più ne mangio....
Per la crema stavolta ho scelto una ganache al burro, sbirciando dal carinissimo blog Cappuccino e Cornetto, finita lì cercando il ripieno, ho finito per passarci un'ora, è delizioso!
E adesso, macaronage!

MACARONS AL SENTOR DI ARANCIO E PRIMAVERA
70 GR DI FARINA DI MANDORLE
100 GR DI ZUCCHERO A VELO
COLORANTE ALIMENTARE ARANCIO
50 GR DI ALBUME INVECCHIATO IN FRIGOR ALMENO 3 GIORNI
1 PRESINA DI SALE
1 ARANCIA

Passate al mixer la farina di mandorle insieme a 50 gr di zucchero a velo, per pochi secondi, al fine di renderli omogenei e più fini possibili.
Tagliate in due l'arancia e passatene una metà, dalla parte della polpa, sui bordi della ciotola dove monterete gli albumi, quest'operazione serve per sgrassare il contenitore. Cominciate a montare e a metà operazione aggiungete qualche goccia del succo dell'arancia, lo zucchero a velo rimanente e il colorante alimentare, ricordandovi di non essere parchi perché in cottura tende a sbiadire.
Quando l'albume è a neve ferma, cominciate con il macaronage, unite in tre volte il composto di farina e zucchero, setacciandolo nel mentre e mescolando dal basso verso l'alto.
Infilate il tutto nella sac a pochè e formate una trentina di cerchiolini il più possibili uguali su una placca da forno, distanziandoli bene.
Cuocete in forno già caldo e ventilato a 140°C per 13/15 minuti, aprendo velocemente il forno a 8 minuti e a 10 minuti, per fare uscire l'umidità.
Appena sfornati toglieteli dalla placca, facendo scorrere la carta da forno su un piano freddo, vi aiuterà a staccarli meglio.
Fate raffreddare completamente e poi farciteli con la...

GANACHE AL BURRO E ARANCIO
40 GR DI MANDORLE IN POLVERE
35 GR DI ZUCCHERO A VELO
65 GR DI BURRO
SCORZA DI ARANCIA GRATTUGIATA

Montate il burro a temperatura ambiente con tutti gli altri ingredienti, aggiungendo, se volete, un paio di gocce dello stesso colorante usato per i macarons.





giovedì 17 gennaio 2013

Blogger we want you! Grazia mi chiama ed io rispondo!


Lo so, Stregaveravitadiunastregamoderna è un nome ambiguo per un blog di cucina, lo so. Ogni giorno penso che la famiglia classica, intesa come quella dei nostri nonni, non esista più.
Una mamma come me deve inventarsi mille "incantesimi" per far girare tutto alla perfezione. Così in questo diario li raccolgo tutti e li condivido, per chi come me è sempre di corsa ma adora cucinare e non vuole comprare cibi già pronti.
Ultimamente ho potuto dedicarvi più tempo, mi sono trasferita da Piacenza, mia città Natale, a Milano. Sono momentaneamente disoccupata, così mi nascondo spesso qui, nel mio libro di magie.
Ogni ispirazione è preziosissima, come quelle che trovo nella rubrica food di GRAZIA.IT. Proprio lì, nei miei consueti giretti pro-ispirazione, ho trovato questo concorso, a cui partecipo con onore.
La cucina per me è una meravigliosa scoperta, da cui ricavare nuove formule, ogni giorno.







Fritti pazzi: Chips home-made e arancini


Va bene, lo so che state pensando che dopo le ricette detox vi sto facendo riprendere tutti i kg....ma come diceva la mia nonna....MAL COMUNE, MEZZO GAUDIO!!! ovvero, se siamo tutti ciccioni, ci sentiamo un po' meglio.....
Ovviamente sono due cose da concedersi raramente, ma si può fare.

Una doverosa premessa è questa: se non avete una mandolina le chips non le potete fare. Se le tagliate a coltello saranno troppo spesse e il risultato (buono comunque) non sarà simile a quello delle patatine del sacchetto.
Non sono solita a postare ricette in cui servano attrezzi speciali, ma questa costa davvero pochi euro nei negozi di casalinghi e ha mille impieghi in cucina prendetela, se vi va.

Queste due ricette nascono entrambe da ricicli. Avevo tagliato delle patate sottilissime, a velo, per farcire una focaccia al rosmarino, ne ho avanzate un sacco e non le volevo buttare.
Nel secondo caso...troppo riso in bianco....nonostante sia una strega non sono ancora riuscita a capire quanto cresca in pentola....
Ed eccoci qui.

CHIPS HOME-MADE

DUE PATATE MEDIE IDEALI PER FRITTURA (BASTA CHE NON SIANO VECCHIE, QUELLE PER FARE GLI GNOCCHI, PER INTENDERCI NON VANNO BENE)
ABBONDANTE OLIO PER FRITTURA
SALE

Pelate le patate e sciacquatele, poi affettatele con la mandolina a velo, cioè quasi trasparenti.
Lasciatele a bagno in acqua fredda per mezz'ora circa, poi scolatele e cercate di asciugarle il meglio possibile, con carta assorbente da cucina. Più asciutte sono, più croccanti vengono.
Tuffatele nell'olio già caldo a circa 170°c e toglietele quando saranno dorate. Salatele ancora calde, cercando di non romperle.

ARANCINI

RISO BIANCO COTTO
PARMIGIANO
BURRO
MOZZARELLA
OLIO PER FRITTURA
UN UOVO
PANE GRATTUGIATO

Mentre il riso è ancora tiepido, sciogliete al suo interno una noce di burro e abbondante parmigiano, mescolate e lasciate raffreddare completamente.
Ora cominciate a formare gli arancini (io li faccio rotondi, perché li chiameranno arancini quelli a forma di pera?!?) mettete una quantità di riso nel palmo della vostra mano, tutta quella che ci sta (di solito la mano di una strega/casalinga/fidanzata/ecc va benissimo e, a meno che non li faccia un gorilla di 300 kg, vengono proprio giusti di dimensione) inserite all'interno un pezzettino di mozzarella e poi cercate di richiuderla all'interno formando una palla, aiutandovi con l'altra mano.
Io tengo le mani bagnate, aiuta molto nell'operazione.
Una volta formate tutte la palline rotolatele prima nell'uovo e poi nel pane grattugiato.
Friggete nell'olio già caldo finché saranno belle dorate.

W il fritto!

martedì 15 gennaio 2013

Zabaione al marsala


Questo zabaione nasce per esigenza da abbinamento alla Torta morbida di pere caramellate, avevo ospiti....
Non facevo lo zabaione da una vita, fermamente convinta che fosse una cosa di difficile riuscita ma poi, complici i ricordi della nonna anch'essa strega...mi è venuto in mente che stava tutto in una formula che ora vi spiego: UN CUCCHIAIO DI ZUCCHERO PER OGNI TUORLO E UN MEZZO GUSCIO DI MARSALA PER OGNI UOVO.
Se non è magia questa....
Io l'ho fatto così:

ZABAIONE AL MARSALA
3 TUORLI
3 CUCCHIAI DI ZUCCHERO
3 MEZZI GUSCI DI MARSALA FINE

Mettere a scaldare dell'acqua in un pentolino dove potrete porre sulla superficie un altro contenitore per il bagno maria.
In ques'ultimo sbattete i tuorli con lo zucchero, con la frusta elettrica ( o a mano, se avete voglia ), quando sono ben gonfi aggiungete il marsala e mescolate.
Mettete sopra al pentolino con l'acqua e continuate a mescolare finchè la crema non si rassoda e "scrive", cioè mescolando lascia il segno del cucchiaio al suoi interno.
Fatto!
E' buonissimo sia caldo che freddo, per accompagnare un dolce o per riempire i bigné. Buon divertimento streghette!



lunedì 14 gennaio 2013

Tarte alla nutella di Pierre Hermè: niente dieta per me!


Mi aggiravo, come al mio solito, per vari blog di cucina alla ricerca di qualcosa che mi colpisse... Bhè, quando ho visto la foto di questa torta ho preso una vera e propria botta in testa!
Io non adoro particolarmente il cioccolato, però in questo periodo ne sento il bisogno, complice il freddo.
Questa crostata ne racchiude un bel po' in tutti i suoi strati e devo dire che è meravigliosa, si scioglie in bocca, non potete non farla.
Se vi và fatevi pure un giro su colazioni a letto, l'ho presa da lì e ci sono tante altre ricette interessanti.
Buona preparazione.

TARTE ALLA NUTELLA DI PIERRE HERME'



1 guscio cotto di frolla da 22 cm ( Potete trovare la ricetta della mia frolla  qui , alla quale potete aggiungere un paio di cucchiai di cacao amaro, se la volete scura come la mia)
nutella 200 gr
cioccolato fondente 140 gr
burro 200 gr
uovo grande 1  (a temperatura ambiente)
tuorli d'uovo grandi 3  (a temperatura ambiente)
zucchero 2 cucchiai
cacao amaro ( per decorare)


Preriscaldate il forno a 190°. Sciogliete il cioccolato a bagnomaria e il burro separatamente. Lasciate raffreddare.
Distribuite la nutella alla base della torta. In una ciotola incorporate i tuorli e l'uovo sbattuti con una forchetta, al cioccolato fuso e raffreddato. Aggiungeteli delicatamente, poco alla volta, unite quindi lo zucchero e alla fine il burro fuso. Mescolate, sempre con calma, e aspettate che il burro sia stato assorbito, prima di aggiungerne dell'altro.
Cuocete la torta per 11 minuti. La parte esterna del dolce dovrebbe rapprendersi, mentre quella centrale dovrebbe rimanere un po' più morbida. Lasciatela raffreddare prima di estrarla dallo stampo. Io l'ho cosparsa con un po' di cacao amaro. Si conserva molto bene in frigorifero per alcuni giorni




 Con questa ricetta partecipo al contest "Un dolce al mese, Gennaio 2013- il cioccolato fondente" di Morena




Torta morbida di pere caramellate.


Scommetto che lo immaginavate, la mia dieta è durata 5 giorni, più o meno....però per questa torta ne vale la pena, giuro. Provare per credere!

TORTA MORBIDA DI PERE CARAMELLATE
200 GR DI FARINA
2 PERE WILLIAM
VANIGLIA ( SEMI DELLA BACCA OPPURE UNA BUSTINA DI VANILLINA)
140 ML DI LATTE
50 GR DI FRUMINA
250 GR DI RICOTTA
3 UOVA
400 GR DI ZUCCHERO
40 ML DI OLIO DI SEMI
3/4 DI BUSTINA DI LIEVITO PER DOLCI

Montare le uova con 200 gr di zucchero fino a che sono spumose, poi aggiungere la ricotta. Versare, sempre mescolando, l'olio, la farina e la frumina, il lievito setacciato, il latte, la vaniglia e una delle due pere tagliata a dadini.
Tagliate l'altra pera, dopo averla pelata, a fettine sottilissime.
Preparate il caramello versando in un pentolino di acciaio il rimanente zucchero insieme a due cucchiai di acqua e quando sarà ben dorato versatelo in una teglia dai bordi alti, ricoperta da carta da forno.
Disporre subito le fettine sopra al caramello e poi il composto di pere e ricotta.
Mettere in forno a 180° C per 45 minuti.
Io l'ho servita fredda con dello zabaione tiepido, oppure si può mangiare calda con una pallina di gelato alla crema.



giovedì 10 gennaio 2013

Niçoise à toute vitesse: la nizzarda in 20 minuti


Il mio tentativo detox si sta rivelando stimolante anche sotto il punto di vista dell'ingenio... Ho imparato a fare la Nizzarda in 20 minuti, tutta nella pentola a pressione...se non è un incantesimo questo!
Molto buona e direi un piatto completo, vista la presenza delle uova. Quasi quasi mi piace fare la dieta....
Scherzavo!!!!!

NICOISE A' TOUTE VITESSE: LA NIZZARDA IN 20 MINUTI
(Per una persona)
UNA MANCIATA DI FAGIOLINI VERDI
UNA PATATA
UN UOVO
QUALCHE ACCIUGA
QUALCHE OLIVA
UNA SCATOLETTA DI TONNO PICCOLA
(Potete aggiungere verdure di stagione a piacimento, come pomodorini o carote julienne)

Spuntate i fagiolini e metteteli nella pentola a pressione insieme alla patata tagliata in due e l'uovo. Aggiungete un bicchiere e mezzo di acqua e  dal sibilo contate 13 minuti poi scolate il tutto.
Componete il piatto così: sotto i fagiolini e la patata pelata e tagliata a cubi conditi con un filo d'olio e poco sale, poi il tonno, le olive, le acciughe e l'uovo a spicchi.
Già fatta, magia!





mercoledì 9 gennaio 2013

Macedonia di verdure


Continua il mio ridicolissimo tentativo detox  post-festività..... Vi dico solo che dopo aver cucinato la zuppa di farro l'altra sera, quando è arrivata la mia dolce metà.... ci siamo buttati sulle lasagne!
Comunque, fra alti e bassi, si cerca di rendere gustosi e colorati piatti che altrimenti sarebbero veramente tristi... Questa ricetta la adoro, veloce, buona e con poche calorie. La mangia anche mia figlia, sarà perché l'ho chiamata macedonia? ;-)

MACEDONIA DI VERDURE:
3 ZUCCHINE
2 PATATE
5 CAROTE
OLIO EVO
SALE
POCO BURRO
PARMIGIANO QUANTO BASTA

Pelate le patate e tagliatele a cubi grandi. Pelate le carote e tagliatele a fette, in obliquo. Mettete entrambe le verdure in un pentolino, copritele di acqua salata e fate bollire fin quando si ammorbidiscono, ma lasciatele abbastanza al dente.
Intanto, in una padella che possa contenere poi tutto, mettete con un filo d'olio le zucchine lavate e tagliate obliquamente. Salate e coprite con il coperchio. Di solito, mentre le altre verdure si ammorbidiscono bollendo, anche le zucchine fanno il loro corso, ma se vedete che ci mettono meno... spegnete nell'attesa.
Scolate carote e patate e versatele in padella insieme alle zucchine, aggiungete una noce (piccola! Sennò che dieta è!?) di burro e una spolverata di parmigiano, mescolate bene e servite.
Per una volta, viva la dieta.